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Sfruttare i vulcani per ottenere energia geotermica superefficiente

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I geologi che effettuano perforazioni nel vulcano Krafla in Islanda si sono imbattuti in una fonte di energia geotermica di alto livello quando il loro pozzo di perforazione profondo ha colpito una pozza di roccia fusa. Questi pozzi di magma potrebbero produrre cinque volte la potenza dei pozzi convenzionali poiché l’economia della generazione di vapore da fonti geotermiche calde migliora con l’aumento della temperatura e della pressione.

A 2,1 chilometri di profondità, e solo per la seconda volta al mondo, la punta del geologo è entrata in contatto con il magma liquido a circa 1000 gradi C. Il raffreddamento ad acqua della trivella a 10 gradi ha avuto un effetto esplosivo quando ha incontrato la lava fusa, provocando la formazione di un tappo di vetro vulcanico.

Gumundur Omar Friedleifsson è il geologo capo e coordinatore locale del progetto presso la compagnia elettrica HS Orka in Islanda: "La cosa bella è che se riusciamo a portare il vapore surriscaldato in superficie, possiamo usare alcuni piccoli trucchi chimici per neutralizzare acidi e alimentarli direttamente in uno scambiatore di calore o in una turbina", ha affermato Friedleiffsson. L’energia generata dal magma sarebbe molto più economica da produrre rispetto alla normale energia geotermica che si basa sull’acqua o sul vapore riscaldati dalle rocce a temperature molto più basse. I pozzi geotermici convenzionali producono circa 5 MW di energia da 2 chilometri di costose tubazioni perforate mentre il pozzo “magma” potrebbe produrre 25 MW di energia da soli 100 metri di tubo forato, sufficienti a riscaldare 30.000 case.

Il progetto, riportato nel numero di marzo del Geologist, ha suscitato interesse internazionale poiché corpi superficiali di magma dovrebbero essere presenti in tutto il mondo ovunque ci siano rocce vulcaniche giovani, come le Hawaii e l'Indonesia. Wilfrid Elders, uno specialista in energia geotermica presso l'Università della California Riverside, a capo del gruppo di ricerca, ha affermato: "In futuro questi pozzi potrebbero diventare fonti interessanti di energia di alta qualità".

Un terzo dell’energia elettrica e il 95% del riscaldamento domestico in Islanda sono prodotti dal vapore e dall’acqua calda che si trovano naturalmente nelle rocce vulcaniche.